I FATTI DELLA CAUSA: UN PUZZLE GIURIDICO
- Posted by Francesca Dimunno
- On
I fatti, quanto è importante riferirli correttamente al proprio avvocato? Risulterà fondamentale, per impostare una buona difesa, riferire correttamente i fatti della causa, in quanto il complesso sistema normativo italiano, anche nell’ambito del processo civile, pregiudicherà chi, nel corso del medesimo giudizio o nel corso del grado successivo cerchi, di modificare e correggere “il tiro” modificando i fatti alla base del giudizio. Questi servono ad inquadrare, nella corretta categoria giuridica, quanto è accaduto al soggetto che intende fare valere le proprie ragioni in Tribunale, ad esempio nel caso di richiesta di risarcimento danni, sarà fondamentale comprendere se la richiesta è fondata su responsabilità extra contrattuale disciplinata dall’articolo 2043 del Codice Civile ovvero una responsabilità contrattuale come ad esempio quella dei “padroni e committenti”, o quella cagionata da “animali” e così via.
Riferire al proprio legale ogni aspetto della propria vicenda è un requisito fondamentale per raggiungere e conseguentemente ottenere il risultato sperato. E’ utile, pertanto, soffermarsi e riferire anche i dettagli che possono sembrare poco significanti o degni di nota.
La giurisprudenza sul punto è notevole e, malgrado sia possibile in corso di causa modificare le proprie pretese a seguito delle ragioni delle altre parti, non sarà mai possibile attuare un vero e proprio cambio di rotta e modificare integralmente i fatti alla base dei quali si è incardinato un giudizio. Sul punto è intervenuta nuovamente la Corte di Cassazione con la ordinanza del 08 giugno 2018 n. 14910, la quale ha ribadito che nel caso in cui tra i due giudizi, il primo in Tribunale ed il secondo in Corte di Appello, vi sia una diversa ricostruzione dei fatti, tra di loro alternativi e/o anche incompatibili, il mutamento operato dovrà essere dichiarato inammissibile, non essendo possibile modificare i fatti tra il primo grado ed il secondo grado di giudizio. E’ principio fondamentale del nostro ordinamento, infatti, che chi agisce in giudizio deve indicare in via circostanziata i fatti di causa, fonte del proprio pregiudizio, al soggetto che viene chiamato a rispondere, affinché costui possa approntare una adeguata difesa. I fatti non sono modificabili, infatti se ciò fosse ammissibile si incorrerebbe inevitabilmente in una violazione del principio del giusto contraddittorio, e si rischierebbe di “introdurre nel processo un nuovo tema di indagine e di decisione, che altera l’oggetto sostanziale dell’azione e i termini della controversia, tanto da porre in essere una pretesa diversa da quella fatta valere in precedenza”.
Se hai dei dubbi circa la lesione di un tuo diritto o devi iniziare un giudizio in ambito civile, contatta uno dei nostri avvocati compilando il form in basso
0 Commenti