DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO: I CONTENUTI E LA FORMA
- Posted by Francesca Dimunno
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Le Disposizioni Anticipate di Trattamento sono l’espressione del diritto di ciascun soggetto, maggiorenne, nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali, di decidere autonomamente e scegliere di prestare il proprio consenso o diniego ad accertamenti diagnostici, trattamenti medico/sanitari, scelte terapeutiche che potrebbero riguardarlo in futuro, nel momento in cui potrebbe non essere più capace di prendere questa decisione a causa delle proprie condizioni di salute, dovute ad esempio all’evolversi di una malattia degenerativa.
Le Disposizioni Anticipate di Trattamento sono, pertanto, delle disposizioni vincolanti in cui il disponente, cioè colui che rilascia la Disposizione, impone dei limiti e dei confini al personale medico/sanitario che lo avrà in cura, al fine di determinare la qualità della propria vita evitando il protrarsi della sofferenza, quando non vi è una speranza. Possiamo definire ciò un atto di autodeterminazione legato alla dignità del morire del soggetto che dispone per il proprio futuro.
Si parla anche di bio-testamento, ma le disposizioni contenute nelle Disposizioni Anticipate di Trattamento avranno effetto prima della morte del disponente e troveranno applicazione unicamente nel caso in cui costui si trovi nell’incapacità di prestare il proprio consenso/diniego a specifiche terapie.
La normativa stabilisce che il personale medico è obbligato a rispettare quelle che sono le indicazioni del disponente; vi sono, però, tre ipotesi in cui il medico potrà venir meno a quanto indicato: nel caso in cui le disposizioni lasciate siano incongrue o non corrispondenti alla reale condizione clinica del paziente/disponente, quando le Disposizioni Anticipate di Trattamento non comprendano terapie esistenti all’atto della loro redazione, ma insorgano in futuro, nel momento in cui il disponente è nell’incapacità di esprimere il proprio consenso/diniego, infine, quando le disposizioni rilasciate nelle DAT possano essere definite quali “assurde”. Sono considerati trattamenti sanitari sia la nutrizione artificiale che l’idratazione artificiale, in quanto presuppongono la prescrizione medica e la somministrazione mediante dispositivi medici.
E’ bene ricordare che le Disposizioni Anticipate di Trattamento possono essere sempre modificate e/o revocate, devono essere redatte in forma scritta per atto pubblico o scrittura privata consegnata dal disponente all’Ufficio di Stato Civile del Comune di residenza e sono esenti da imposte e tributi. Poiché l’aspetto determinante nella loro redazione è la conoscenza delle terapie e delle conseguenze cui potrebbe portare il proprio consenso/diniego alle stesse, è consigliabile avvalersi del supporto di personale medico.
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