STATO DI CRISI E INSOLVENZA

Cosa prevede la riforma della crisi di impresa e insolvenza?

Lo stato di insolvenza è quello stato in cui viene a trovarsi il debitore per cui lo stesso diviene inadempiente o dimostra, mediante altri fattori esterni, di non essere più in grado di fare fronte, in maniera regolare, alle sue obbligazioni. Lo stato di insolvenza è generalmente preceduto dalla crisi, ovvero, quello stato di difficoltà economico-finanziaria che rende probabile l’insorgere dello stato di insolvenza del debitore. Ci sono degli indicatori per rilevare la crisi: sono indicatori ad esempio gli indici che misurano la sostenibilità degli oneri dell’indebitamento con i flussi di cassa e l’adeguatezza dei mezzi propri rispetto a quelli di terzi. Altri indicatori sono ad esempio i ritardi nei pagamenti delle obbligazioni sociali dovuti ad esempio alla presenza di debiti per retribuzioni scaduti da almeno sessanta giorni, debiti verso fornitori scaduti da almeno centoventi giorni.

La riforma della crisi d’impresa e dell’insolvenza ha imposto all’imprenditore di dotarsi di assetti organizzativi per superare lo stato di crisi e preservare la continuità aziendale. Sono, infatti, stati previsti degli strumenti di “allerta”, per cui il debitore, all’esito dell’allerta o prima della attivazione di questa procedura, può accedere al procedimento di composizione assistita della crisi. Questo procedimento si svolge in via riservata e confidenziale avanti all’Organismo di Composizione della Crisi d’Impresa (OCRI). L’OCRI è costituito presso ciascuna camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura con il compito di assistere gli imprenditori nel procedimento di composizione assistita della crisi. L’OCRI competente è quello presso la Camera di Commercio nel cui ambito territoriale si trova la sede legale dell’impresa.

E’ necessario sottolineare come l’attivazione della procedura di allerta non comporti la risoluzione di contratti pendenti, anche se stipulati con la Pubblica Amministrazione, la revoca di affidamenti bancari concessi e ogni patto contrario riferito a questi due aspetti, sarà nullo.

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